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Associazione di volontariato Onlus
per Chernobyl
Bambini accoglienza

Chi siamo

Il disastro di Chernobyl, pur avvenuto lontano dai nostri confini, ha segnato profondamente le coscienze di molti. Nel 1993, un gruppo di amici, ispirato dall’esperienza di una famiglia che aveva accolto Irina, una bambina bielorussa, approfondì le informazioni sulle conseguenze ambientali e umane dell’incidente. Nello stesso anno, trenta famiglie diedero vita a un progetto di solidarietà che sfociò nella costituzione dell’Associazione Umanitaria Yra. Il nome “Yra” è proprio il diminutivo affettuoso di Irina.

L’accoglienza

In oltre vent’anni di attività, più di 2.000 bambini provenienti dalle aree contaminate hanno trascorso un periodo con noi, portando non solo le proprie necessità, ma anche la cultura e le tradizioni del loro Paese. Ci siamo spesso chiesti se fosse opportuno far loro scoprire un mondo di benessere e colori, in netto contrasto con la loro realtà quotidiana. La nostra risposta si concretizza in due obiettivi fondamentali:
  • Ospitare per almeno un mese i bambini in un ambiente non contaminato, riducendo significativamente la radioattività accumulata grazie a un’alimentazione priva di radionuclidi e a un contesto salubre.
  • Condividere affetto, cura e serenità, costruendo insieme un messaggio di solidarietà, libertà, giustizia e consapevolezza sociale, che questi bambini, futuri adulti, porteranno con sé nei loro Paesi.

L’attività

L’Associazione è composta da numerose famiglie e volontari, coinvolti ogni anno in diversi progetti:
  • Accoglienza estiva di bambini bielorussi, ospitati sia in famiglie sia in strutture comunitarie o parrocchiali.
  • Assistenza medico-sanitaria per bambini con patologie complesse, trasferendoli in Italia per cure e interventi non disponibili in patria.
  • Spedizione annuale di aiuti umanitari tramite TIR, consegnati direttamente a famiglie, istituti e ospedali in Bielorussia.
  • Sostegno a un orfanotrofio di Zhuravici (provincia di Ragaciov), che ospita oltre 200 bambini e ragazzi, molti con disabilità o mutazioni genetiche.

Il nostro impegno futuro

Per il futuro intendiamo:
  • Consolidare i progetti esistenti e coinvolgere altre associazioni ed enti, offrendo la nostra esperienza nella promozione di iniziative di sviluppo e recupero del tessuto sociale nelle regioni bielorusse più colpite.
  • Rafforzare la collaborazione con la Croce Verde P.A. di Lucca, l’ASL e gli enti locali, elaborando nuovi progetti nella regione di Gomel, da presentare alle autorità bielorusse.